Cose che le “Bestie” non dicono: “L’acqua è un bene comune”.

Smask.online

27 Marzo

La settimana si è aperta ricordando la Giornata Mondiale dell’acqua, istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 e che cade il 22 marzo.

Oggi: “Oltre un miliardo di persone nel mondo non ha accesso ad acqua potabile, un bambino su cinque muore per sete o per malattie legate al consumo di acqua non sicura, il 40% della popolazione globale convive con problemi di scarsa disponibilità d’acqua che, secondo l’Onu, sono alla base di oltre 50 conflitti, di cui 37 armati” (fonte: Eleonora Fraschini, Corriere della Sera, 22 marzo 2021). In Italia con il referendum del 12/13 giugno 2011, 26 milioni di cittadini votano, decretando che “sull’acqua non si sarebbe potuto più fare profitto”, ma nel 2019 si calcolava che da “dieci anni le tariffe del servizio idrico sono aumentate di oltre il 90% a fronte di un incremento del costo della vita del 15%, dati della CGIA di Mestre alla mano” (fonte: Duccio Facchini, altra economia, 1 marzo 2019).

Come se non bastasse, dopo “il referendum tradito”, dal mondo arriva la notizia che “l’acqua è stata quotata in Borsa. Cme Group ha lanciato il primo future collegato ai prezzi dei diritti sull’acqua in California, un mercato che vale 1,1 miliardi di dollari. Una strada che espone uno dei beni più preziosi al mondo alla speculazione finanziaria, al pari dell’oro e del petrolio” (fonte: Maria Elena Viggiano, Il Sole 24 Ore, 9 marzo 2021).

European Water Movement lancia un appello alle istituzioni europee contro la quotazione in Borsa dell’Acqua” (fonte: acquabenecomune.org, 21 marzo 2021) e questa rete aperta di movimenti di cose da dire ne ha parecchie. Sono tutte cose che le cosiddette “Bestie” non dicono?