Cosa ci raccontano le morti dopo gli scontri al Campidoglio negli USA.

Smask.online

13 Gennaio

Nell’assalto al Congresso degli Stati Uniti una ex militare, Ashli Babbit, è stata uccisa da un agente, con un colpo di pistola, mentre tentava di entrare in una zona protetta (fonte: Tom Dreisbach e Eric Westervelt, Npr.org, 7 gennaio 2021). Aveva 35 anni ed era diventata non solo una seguace di Trump, ma anche di Qanon, la setta di estrema destra che sostiene che esiste un complotto mondiale di pedofili satanici all’interno degli stati. Un altro ex militare in quelle ore è stato ucciso, era un poliziotto, Brian Sicknick, massacrato dai ‘patrioti’ di Trump a colpi di estintore ed altro. Aveva 42 anni. Dopo avere prestato servizio in Iraq aveva espresso pubblicamente critiche al presidente G.W. Bush per quella guerra (fonti: Evan Perez and Paul LeBlanc, CNN, 8 gennaio 2021; Mike Catalini e Nomaan Merchant, APnews, 9 gennaio 2021).

Tutte le morti violente sono una tragedia, ma non tutte sono uguali. C’è chi muore commettendo un crimine in preda al proprio delirio, e chi muore facendo il suo lavoro in difesa dello Stato. Poiché a questo poliziotto non è stato reso onore con nessuno dei tanti post della cosiddetta “Bestia” che ha tante volte mostrato il Capitano con le sue felpe della Polizia, lo facciamo noi qui. E ci auguriamo che qualche poliziotto italiano legga quanto scriviamo e si faccia una domanda. Condividiamo questo post e forse il messaggio arriverà.