Il caso Bibbiano nasce il 27 giugno, “quando i carabinieri eseguono 18 misure cautelari in un’inchiesta della Procura di Reggio Emilia su un presunto giro di affidi illeciti nella Val d’Enza reggiana. Nei guai finiscono assistenti sociali, liberi professionisti, psicologi. Agli atti, secondo i pm, ci sarebbero stati lavaggi del cervello ai bambini per raccontare abusi che non ci sono mai stati, relazioni dei servizi sociali falsate e quindi, questa l’accusa principale, minorenni illegittimamente tolti alle famiglie naturali e riaffidati”.
(Fonte: Il Fatto Quotidiano, 14 gennaio 2020)

Alla cosiddetta “Bestia” questa vicenda sembra un’occasione imperdibile: il comune ha un sindaco del PD. In centinaia di post, comizi, trasmissioni televisive, manifesti elettorali il PD viene indicato come “il partito di Bibbiano” che strappa i bambini ai legittimi genitori. Perché lo farebbe poi? Per torbidi giri di affari. Un tema da cavalcare senza nessuna prudenza.

Ma che cosa ne pensano i cittadini di questo piccolo comune, dove tutti si conoscono e dove sicuramente la vicenda è stata dibattuta in ogni casa? Basta guardare i risultati delle elezioni regionali del 2020: “La Lega ha ottenuto 1.483 voti, pari al 29,46 per cento del totale, ma è stata superata di più di 10 punti proprio dal Partito Democratico, che ne ha ottenuti 2.049, pari al 40,7 per cento del totale”. (Fonte: Il Post, 27 gennaio 2020).

Il candidato alla presidenza della regione ha avuto il 56,7 %, la sua avversaria leghista il 37,4%. Siamo forse di fronte a una maggioranza di rapitori di bambini e loro sostenitori?

Da notare infine come il tema Bibbiano, passate le elezioni regionali, sia completamente sparito dalla comunicazione della cosiddetta “Bestia”. D’altronde ormai non serve più.

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