Un limone “contro” l’Europa. Stravaganza, disinformazione e conflitto nella dieta sovranista.

Smask.online

17 Maggio

– FOTO: Primo piano dal basso del signor S., limone in mano… anche se sull’immagine è applicato un filtro, il selfie da “uno di noi” fa sempre effetto. Dà l’idea di non essere una foto selezionata tra mille, ma di essere stata fatta con naturalezza dal “Capitano”, anche se così non è.
– TESTO: “Dedicato all’Europa che vorrebbe metterci in tavola insetti, tarme”… Ci sono già, nel modo come in Italia persone che mangiano vermi. Nessuno di loro è obbligato a farlo. Nessuno sarà obbligato a farlo. 
– “Cioccolato senza cacao“… Certamente un prodotto “italianissimo” con “il 70% dei semi di cacao del mondo proviene da quattro paesi dell’Africa occidentale: Costa d’Avorio, Ghana, Nigeria e Camerun”, gli altri sono “l’Indonesia, la Nigeria, il Camerun, il Brasile e l’Ecuador”. Anche in questo caso: nessuno è obbligato a mangiarlo (fonte: makechocolatefair.org).
– “Vino senza uva (e annacquato)“… “Non è deciso nulla, l’ultimo trilogo ci sarà il 23, 25 e 26 maggio, e non escludo che possa essercene un altro a giugno prima della conclusione definitiva dell’accordo iter istituzionale Parlamento-Commissione-Consiglio” e “gli Stati Membri […] avranno comunque la libertà di accogliere o meno alcuni aspetti”. Ad esempio “nel caso dell’uso dello zucchero di saccarosio, il cui utilizzo è ammesso dall’Unione Europea, Italia e Spagna hanno deciso norme nazionali restrittive, e così da noi è vietato” (fonte: Wine News, 6 maggio 2021).
– “Carne sintetica da laboratorio… Viva l’Italia, buona e genuina! ???”… La studio dell’università della Tuscia e Greenpeace: “In Italia allevamenti intensivi e agricoltura stanno consumando una volta e mezza le risorse naturali dei terreni […] gli allevamenti giocano un ruolo rilevante, considerando che da soli richiedono il 39 per cento delle risorse agricole italiane, esclusivamente per compensare le emissioni di gas serra derivate da deiezioni e fermentazione enterica degli animali allevati” (fonte: Luisiana Gaita, Il Fatto Quotidiano, 20 ottobre 2020).
Mai parlare di biologico, dei danni che si possono produrre – e si producono – anche in Italia dal punto di vista ambientale. Per la macchina dei like meglio diffondere disinformazione e conflitto.