BESTIARIO: “Sono contro la violenza ma…”: chi potrebbe averlo detto?

Smask.online

08 Maggio

“Sono contro la violenza ma…”  12 Aprile, Roma. Estratto dal notiziario ANSA:
– “Un gruppo di manifestanti che avevano bloccato il traffico sul Muro Torto è stato caricato dalle forze dell’ordine a piazzale Flaminio”.
– “Tensione a piazza San Silvestro con un lancio di petardi ed oggetti da parte dei manifestanti contro le forze dell’ordine schierate in tenuta antisommossa. Una persona è rimasta ferita. I manifestanti chiedono di andare verso Montecitorio.”
“Lamorgese a casa”. È questo il grido dei manifestanti a piazza San Silvestro dopo le tensioni che si sono registrate con la polizia e durante le quali sono stati lanciati petardi, fumogeni e bottiglie di vetro. Mostrando le manette, simbolo degli “arresti domiciliari ai quali siamo costretti da un anno”.
– Al grido “riaperture subito” alcuni militanti di Casapound hanno raggiunto piazza San Silvestro per la manifestazione non autorizzata di “IoApro”.
– “Diverse pattuglie anche della Polizia Locale sono impegnate nei servizi di viabilità e nelle chiusure nell’area attorno a piazza di Montecitorio”. 
– “Al grido di ‘libertà’ un gruppo di manifestanti in corteo da via del Corso verso piazza del Popolo. Alcuni sventolano bandiere tricolore. Durante il percorso sono stati rovesciati monopattini e cassonetti. I manifestanti urlano slogan contro il governo”.
La comunicazione politica della signora M. soffia sul fuoco. Alcuni gruppi già nei giorni scorsi si erano già avvicinati a Montecitorio con l’aria di volere imitare l’assalto a Capitol Hill dei seguaci di Trump. Bizzarramente nel mirino non è il ministro delle attività produttive (Giorgetti, Lega) o del Turismo (Garavaglia, Lega) ma la ministra dell’Interno (Lamorgese, già Prefetto di Milano).
PS: Gianfranco Vissari due stelle Michelin nel 1999, ridotta una nel 2019. Grande chef, ma: “Nel gennaio 2019 è stato condannato in via definitiva dalla Corte di Cassazione a 6 mesi di reclusione per reati fiscali, convertiti in una multa di 45.000 euro. La stessa pena è stata comminata al figlio Luca” (fonte: Il Messaggero 29 Gennaio 2019).