“Beato tra i carciofi”… la ricerca del ridicolo è una strategia?

Smask.online

25 Maggio

La strategia comunicativa della cosiddetta “Bestia” non ha alcuna esitazione: anche il ridicolo può servire ad attirare consensi. Ecco così proposto il leader del partito politico tuttora accreditato al primo posto nei sondaggi che comunica ai suoi milioni di fans di sentirsi “Beato fra i carciofi”. Ma perché un’immagine del genere viene proposta?

Qualcuno potrebbe ricordare “Beato tra le donne […] un varietà estivo trasmesso da Rai 1 dal 1994 al 1995 e di nuovo nel 2003, e da Canale 5 per altre quattro edizioni a cavallo tra il 1996 e il 2000. L’edizione Mediaset vide anche una puntata speciale trasmessa in occasione della notte di Capodanno 1997″. Ma Beato fra i carciofi è una novità assoluta nella comunicazione politica. Come tante cose italianissime, anche il carciofo comune è un immigrato: “Il Carciofo ha origini mediorientali ed era già conosciuto al tempo degli Egizi sia per scopi fitoterapici che alimentari. Il suo arrivo in Italia si deve agli etruschi e ne sono testimonianza le numerose raffigurazioni di foglie di carciofo su capitelli e bassorilievi nei templi egiziani ed orientali. Intorno all’anno mille gli Arabi lo scoprirono in Sicilia, ed elaborarono una nuova varietà che portarono in Spagna. Il nome moderno viene proprio dall’arabo karshuf” (fonte: Dott.ssa Luisana di Leva, in Herba, 17 aprile 2018).
Lo saprà il cosiddetto Capitano?


Fonte: Def. ‘carciofo’, Treccani.