Virginia Tonelli, la patriota “dimenticata” dalla “bestie patriottiche”

Smask.online

03 Dicembre

«Partigiana animata da profonda fede e dotata di elevate doti intellettive ed organizzative, svolgeva a lungo importanti rischiosi incarichi di collegamento fra varie formazioni partigiane e gli organi direzionali del movimento di resistenza del Veneto e della Lombardia. Ricercata attivamente, veniva catturata a Trieste e sottoposta per venti giorni ad atroci, inumane sevizie allo scopo di conoscere le preziose notizie in suo possesso. Vista l’impossibilità, grazie all’eroico spirito di sacrificio della martire, di trarre le informazioni richieste, gli aguzzini, esasperati, la bruciavano viva. Sublime esempio di cosciente sacrificio in nome della libertà della Patria. – Trieste, 29 settembre 1944»

Motivazione della Medaglia d’oro al valore militare postuma, a Virginia Tonelli (1903-1944) figlia di muratore, sarta, comunista.

C’è in Italia una signora M., che si fa chiamare signor presidente del consiglio, e che si dice “patriota”, avendo come idolo Almirante, politico della Repubblica Sociale Italiana, la RSI, i cui sadici sgherri facevano queste cose. Sì: perché non furono i tedeschi, ma gli italiani della RSI a torturare in ogni modo e bruciare viva questa donna alla Risiera di San Saba. E la signora M. si vanta tutta lieta di avere nel suo simbolo elettorale la fiamma tricolore del MSI, erede della RSI. Quella fiamma è l’erede morale anche della fiamma con cui venne data alla morte Virginia Tonelli. Certo non ne leggerete la storia sulla pagina Facebook della signora M. Ai fan queste cose vanno taciute.

Fonti: ANPI, 25 luglio 2010Gian Luigi Bettoli, dizionariobiograficodeifriulani.it