No alla libertà di mentire sui social. Lo dice uno dei più stimati scienziati italiani. Ecco perché

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05 Aprile

Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS. Unico italiano ad essere membro del Comitato di redazione delle riviste “The Lancet” e “New England Journal of Medicine”. Nominato membro dell’American Association of Physicians, Washington e del Royal College of Physicians, Londra. Insignito di numerosissimi premi internazionali, ex-presidente della International Society of Nephrology ISN (fonte: Marionegri.it).

Le sue parole: “Io rispetto tutti quelli che la pensano diversamente, ma ho sentito in questo periodo troppe bugie su tutto quello che riguarda i vaccini. Un libro del giurista americano Cass Sunstein… affronta il dilemma della libertà di mentire. In una società pluralista, sostiene, tutti hanno il diritto di dire quello che vogliono, comprese le bugie, ma, se queste bugie provocano la morte e la sofferenza delle persone, la libertà di mentire non ci può essere. I Governi e i social, a partire da Facebook, dovrebbero imporre delle regole, perché ci deve essere un limite alla libertà di mentire. Si può mentire solo se non si danneggiano gli altri. Io ho letto, in questo periodo, tantissime menzogne, alimentate dai social, che, non dimentichiamolo, per tantissime persone rappresentano l’unico punto di riferimento. Tutto questo non è accettabile. Tutto questo ha fatto morire migliaia di uomini e donne”.


fonte: Antonello Sette, Spraynews.it, 18 marzo 2022