Bertolaso, l’uomo rilanciato dalla cosiddetta “Bestia” sembra non conoscere la realtà lombarda.

Smask.online

18 Aprile

28 febbraio: “Se ad aprile avremo tutte le dosi necessarie saremo in grado di vaccinare più di 100 mila persone al giorno. E quindi significa che quei 6,5 milioni di lombardi dai 18 ai 60 anni potranno essere protetti in due o tre mesi“. Orgogliosa la cosiddetta “Bestia” si adopera costruire un post ad hoc. Le cose sono andate diversamente, anche se la mancanza di dosi è imputabile a molti fattori che non riguardano direttamente il testimonial. Cosa c’è che non va?
– Le dosi non ci sono tutte e anche quando ne arrivano di più: “Vaccini: a Milano lunghe code over 75 fuori da hub di Baggio. Disagi provocati da raddoppio dosi rispetto a settimana scorsa” (fonte: Ansa, 12 aprile 2021).
– Dopo i disagi creati da Aria, la società cui era stata affidata la logistica della prenotazione dei vaccini, cui è seguito il passaggio a Poste Italiane, l’uomo del “piano alla Bertolaso” dichiara: “Non ho mai sentito nominare questa struttura che si occupa dell’informatica in Lombardia” (Corriere.tv, 29 marzo 2021). Ripetiamo: il coordinatore della campagna vaccinale in Lombardia non era conoscenza dell’esistenza della società che gestiva il sistema di prenotazione dei vaccini. E ancor peggio, ironizza: “Conoscevo l’aria fritta”…
– In Lombardia come in altre regioni le cose stanno cominciando a migliorare, anche se la Lombardia resta al di sotto della media nazionale del rapporto fra dosi somministrate e dose di cui dispone. Fanno peggio solo Calabria, Basilicata, Sardegna e Sicilia (Governo.it, 15 Aprile 2021). In queste cinque regioni un quinto delle dosi restano inutilizzate.
Per migliorarsi ci sono voluti mesi. Perché non esiste la bacchetta magica e, soprattutto, non esiste quel mondo fatato in cui tutti i testimonial della cosiddetta “Bestia” sono infallibili, impeccabili e sempre dalla parte della ragione.