La lezione “social” di Trump

Smask.online

07 Dicembre

Per chi pensasse che il sostegno del cosiddetto Capitano al presidente USA Donald Trump sia un fatto irrilevante, e che lo stile comunicativo sia banale, può essere utile leggere bene che cosa scriveva l’inventore della cosiddetta “Bestia” il 9 Novembre 2016 sul sito MatteoSalviniLeader: “Da un anno e mezzo osservavo l’incredibile engagement che Trump riusciva a generare sui social, con differenze eclatanti rispetto alla Clinton quando si è entrati nella campagna elettorale. Numeri che parlavano chiaro. Io ero convinto, convintissimo sia che Trump avrebbe vinto le primarie repubblicane, sia che si sarebbe giocato alla pari la Casa Bianca. Non solo per i numeri, ma anche per le raffinate tecniche che vedevo in azione sottotraccia, e che un addetto ai lavori nota (ho tratto anche alcune importanti ispirazioni per il mondo salviniano!).” 

Alcuni lettori di questa pagina ci chiedono: “Perchè vi occupate del signor S.?”. La risposta è che ci occupiamo delle tecniche di comunicazione. Quelle tecniche di cui scriveva Luca Morisi hanno contribuito – come ora si vede – a portare addirittura alla Casa Bianca (anche nel 2016 con meno voti del rivale) un personaggio come Trump, che ora sta usando la macchina social per convincere, riuscendoci, chi lo ha votato di avere vinto lui le elezioni – ad oggi 7 milioni di voti in meno del candidato democratico (fonte: Associated Press). 

Se questo è successo negli USA non potrebbe succedere in Italia? La cosiddetta “Bestia” oggi ha creato il cosiddetto Capitano. E domani che cosa potrebbe creare a favore di chi? Come si può evitare la situazione surreale in cui si trovano oggi gli USA a un mese dal voto?


Fonti: