La cosiddetta “Bestia” sul nucleare ha avuto torto, fortunatamente.

Smask.online

10 Novembre

“La proibizione delle armi nucleari diventa norma internazionale”.
(fonte: Angelo Baracca, Pressenza.com, 26 ottobre 2020)

Il Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari, siglato Tpan, il 24 ottobre “ha raggiunto i 50 Stati firmatari richiesti per la sua entrata in vigore, dopo che l’Honduras l’ha ratificato, appena un giorno dopo la Giamaica e Nauru”.
(fonte: Mario Agostinelli, Il Fatto Quotidiano, 27 ottobre 2020)

Manca il sì dell’Italia, però. Nel nel 2017, a favore votarono 243 parlamentari firmando “l’«Impegno Ican» a promuovere la firma e la ratifica da parte del governo italiano del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari”, ma di questo non si fece nulla.
(fonte: Anna Ditta, Tpi.it, 24 luglio 2019)
A favore del disarmo “95 al Partito democratico (Pd), 89 al Movimento 5 Stelle, 25 ad Articolo 1-Mdp, 24 a Sinistra italiana-Sel, 8 al Gruppo misto, 2 a Scelta civica. La Lega Nord ha chiesto di «non rinunciare alla garanzia offerta dalla disponibilità Usa a proteggere anche nuclearmente l’Europa e il nostro paese»”.
(fonte: Manlio Dinucci, Il Manifesto, 18 novembre 2017)

L’Italia è “uno dei cinque stati europei che ospitano testate nucleari statunitensi nell’ambito di accordi Nato presso le basi aeree di Aviano e di Ghedi”, fortunatamente ora potremo non immaginarci il peggio, certo non grazie alla cosiddetta “Bestia”.