Come ha risposto la “Bestia” ai fatti di Washington?

Smask.online

09 Gennaio

La notte più drammatica della storia recente degli Stati Uniti ha mostrato a tutto il mondo i pericoli del populismo e del sovranismo. 

Ma come avrà reagito la “Bestia” a tuto questo?

Ricorderete bene i numerosi post degli ultimi mesi con mascherina pro-Trump in bella mostra, per non parlare del sostegno dato dal cosiddetto Capitano alle teorie cospirazioniste sulle elezioni americane: «Se in alcune contee ci sono più votanti che elettori vuol dire che qualcosa è successo; sarebbe come se a Milano ci fossero due milioni di schede mentre votano 1,2 milioni di persone», affermava a Radio 24.

Ecco, mentre i telegiornali di tutto il mondo trasmettevano le immagini dell’assalto al Congresso, il cosiddetto Capitano ha twittato genericamente che «La violenza non è mai la risposta. Viva la Libertà e la Democrazia, sempre e dovunque» (aggiungendo successivamente che «entrare armati in Parlamento è follia»).

Ovviamente in tutto questo non viene mai menzionato direttamente Trump, né vengono condannate le sue scellerate azioni degli ultimi mesi. Cosa aspettarsi d’altronde da colui che era stato definito come il cheerleader europeo di Trump dal quotidiano britannico The Indipendent?

In fondo per la “Bestia” fino a quando il presidente uscente disseminava fake news e istigava alla rivolta via Twitter andava tutto bene? No?


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