BESTIARIO EUROPEO il signor S., Orbán e le inquietanti dichiarazioni (nascoste ai fan) al Congresso dei repubblicani

Smask.online

04 Giugno

La Cpac (Conservative political action conference) è congresso ufficioso del partito repubblicano di era populista. Quest’anno si è svolto a Budabest, presieduto da Viktor Orbán

1) Il video di benvenuto. Una voce fuoricampo recita: “«Nei secoli imperi hanno cercato di piegarci. Orde comuniste tentato di sconfiggerci, e adesso il feroce attacco della sinistra post moderna (immagini di parate Gay Pride)». «Contro di loro abbiamo eletto leader senza paura», mentre sullo schermo scorreva repertorio di Trump, Orbán e Salvini”.

2) Il discorso di apertura di Orbán: «È essenziale controllare i media e preferibilmente averne di propri».

3) Orbán riceve i complimenti di Trump, il regime ungherese è venduto come modello delle destre populiste mondiali che vi ravvisano il compimento esemplare del loro progetto: un regime securitario («parzialmente democratico» nella classifica dell’osservatorio Freedom House), basato sulla saturazione della propaganda xenofoba e nazionalista intrisa di razzismo e integralismo religioso”.

4) Chi è intervenuto rincara la dose “protezione della famiglia tradizionale, sovranismo, integralismo religioso, anticomunismo, omofobia, emarginazione di immigrati e minoranze e la volontà”, come ha detto Orbán, bisogna «coordinare gli eserciti della destra per riconquistare la civiltà».

5) Eduardo Bolsonaro (figlio del presidente brasiliano), ha “fatto riferimento a sostituzione etnica e al «genocidio bianco»” pur di rafforzare questa narrazione apocalittica dell’invasione.

È questa l’Italia che vuole il signor S.? “Anti moderna contro la società multietnica e multiculturale”?


Fonti: Luca Celada, Il Manifesto, 24 maggio 2022; Michael Tomasky, newrepublic.com, 23 maggio 2022; Flora Garamvolgyi, the Guardian, 20 maggio 2022.