BESTIARIO: Bolsonaro e la signora M: “sovranità” e “libertà” di distruggere Amazzonia e indigeni

Smask.online

20 Aprile

“Il presidente brasiliano sta cercando di far approvare dei provvedimenti che toglieranno diritti agli indigeni e renderanno più rapida la deforestazione“.

Ad oggi “il livello di deforestazione in Amazzonia è il più alto degli ultimi quindici anni“. Di tutta risposta il presidente brasiliano opera tagli al bilancio delle agenzie di protezione ambientale. Ma questo non basta, Bolsonaro vuole far approvare “cinque leggi che toglieranno diritti ai popoli nativi”.

Una sancisce che gli indigeni non avranno più alcun diritto sulle loro terre e dovranno andarsene. A meno che non riescano a dimostrare di aver fisicamente occupato le terre prima del giorno della firma della costituzione brasiliana.

Un’altra propone di aprire i territori indigeni allo sfruttamento minerario. Bolsonaro ha dichiarato che la guerra in Ucraina è “una buona opportunità”.

Questi due disegni di legge legalizzerebbero anche “il taglio del legname, l’agricoltura industriale, l’esplorazione petrolifera, le dighe idroelettriche e altri progetti, senza nemmeno dover chiedere il consenso agli abitanti”. Nel loro complesso inoltre renderanno più veloce e inesorabile la distruzione dell’Amazzonia. “La più grande foresta pluviale del mondo, che già emette più anidride carbonica di quanta riesca ad assorbirne, potrebbe raggiungere un punto critico e trasformarsi in una savana“.

La signora M. twittava “finalmente i popoli si stanno riprendendo la loro libertà”, ma un politico come Bolsonaro in questo momento sta dando in pasto a imprese e imprenditori le terre di qualcun altro, uno dei polmoni della terra. La ‘sovranità’ è questo?


Fonti: Vanessa Barbara, Internazionale, 8 aprile 2022