C’è chi il giro d’Italia lo fa per recapitare pizza, birra e gelato.
Smask.online
29 Ottobre
Sono diecimila i riders. Ragazzi e qualche non più ragazzo. Sono i braccianti dei nostri tempi, pagati a cottimo o altre forme di sfruttamento, gestiti da piattaforme e algoritmi.
Tempo fa hanno anche avuto il coraggio di organizzare uno sciopero. Mentre lottano, il sindacato UGL, il più amato dal cosiddetto Capitano (ex segretario diventato deputato leghista) ha firmato un accordo nazionale contestato da tutti gli altri sindacati. Praticamente un accordo al ribasso che nega i diritti di base per i quali è in corso la lotta.
(fonte: Massimo Solani, il Salvagente, 17 Settembre 2020)
I riders durante il lockdown non si sono fermati ed hanno svolto di fatto un servizio essenziale, a malapena una mascherina e pedalare. Meriterebbero di meglio di un “accordo” che rompe il fronte sindacale.
Il loro lavoro meriterebbe rispetto.