No al salario minimo: la signora M e il ventriloquo.
Smask.online
09 Ottobre
La signora M sul tema salario minimo rimanda al CNEL, un organo di cui pochi ricordavano l’esistenza. Chi lo presiede? Un volto noto. Ed ecco il responso: un salario minimo legale potrebbe incentivare il lavoro in nero.
“La povertà lavorativa è spesso collegata a salari insufficienti mentre questa è il risultato di un processo che va ben oltre il salario”: uno splendido esempio di comunicazione benaltrista.
Non importa che la Cassazione ha stabilito che il salario minimo dovrebbe stabilirsi proprio per legge, non solo basato su contrattazioni collettive, poiché i contratti spesso non riescono a gestire situazioni di inflazione e ritardi.
(Fonte: Il Sole 24 Ore)
Renato Brunetta, per nove anni eurodeputato, due volte ministro per la Pubblica Amministrazione, ora tornato professore. (Fonte: Treccani)
Qualche “perla”.
Durante un comizio elettorale ha umiliato un lavoratore presente. Brunetta: «Perché non ti metti in proprio?» e alla richiesta del lavoratore di replicare Brunetta taglia corto: «No, non parli. Il microfono ce l’ho io e quindi comando io. Continua a fare il tappezziere, dipendente». (Fonte: Il Corriere della Sera)
Oppure: “Il governo Draghi ha fatto una grande scelta: vaccini e presenza, vaccini e gente sul posto di lavoro. Non lo smart working, […]. Piuttosto che chiusi a casa, con il telefonino sulla bottiglia del latte a fare finta di fare smart working – perché diciamocelo, a fare finta di lavorare da remoto”. (Fonte: SKY tg24)
La signora M ha finalmente un autorevole parere per dire no al salario minimo. Se lo diceva direttamente in proprio, non faceva prima? Meglio un ventriloquo?
Fonti:
https://www.treccani.it/enciclopedia/renato-brunetta/
https://tg24.sky.it/politica/2022/02/03/brunetta-smart-working