BESTIARIO: Linciaggio social batte codice deontologico: la “Bestia patriottica” rilancia le parole di Del Debbio
Smask.online
17 Luglio
Paolo Del Debbio “giornalista e conduttore televisivo italiano (n. Lucca 1958). Laureatosi in Filosofia, ha lavorato presso una società di relazioni esterne ed istituzionali del Gruppo Fininvest, è diventato pubblicista nel 2001 … È stato tra i promotori della fondazione di Forza Italia” (fonte: Treccani). Un giornalista super partes?
L’articolo 9 del Codice deontologico dell’attività giornalistica – “tutela del diritto alla non discriminazione” – recita: “Nell’esercitare il diritto-dovere di cronaca, il giornalista è tenuto a rispettare il diritto della persona alla non discriminazione per razza, religione, opinioni politiche, sesso, condizioni personali, fisiche o mentali” (fonte: Ordine dei Giornalisti).
Una figura istituzionale, (in questo caso la Ministra degli Interni) viene detta “scomparsa”, non si entra nel merito del suo lavoro, è di per sé additata come una persona che non fa il suo mestiere, ma perché? La Ministra parla pochissimo in conferenze stampa, non va a nessun comizio, ha una carriera pluridecennale tutta al servizio dello Stato come prefetto. È per questo che è scomparsa? Ci sono però i dati che un giornalista potrebbe consultare. I reati sono aumentati o diminuiti rispetto al ministro precedente (che si chiamava…)? I ricollocamenti in altri paesi UE sono aumentati o diminuiti? Il ministro può – in base alla Costituzione, trattati internazionali, leggi nazionali- “impedire” gli sbarchi di migranti? I lettori di questa pagina potrebbero in autonomia cercare i dati e rispondere.
Ma la comunicazione è quella della gogna social: è meglio dire che gli altri non fanno nulla che provare a mettere in fila una critica argomentata. Questo è il lavoro del media manager di turno. Che poi sia un giornalista a fare da ’testimonial’…