Le risorse dell’immigrazione: possibile vaccino anti-Covid figlio dell’emigrazione turca.
Smask.online
16 Novembre
Chi sono i ricercatori a cui si deve lo sviluppo del vaccino anti-Covid dell’americana Pfizer e dalla tedesca BioNTech? I fondatori di BioNTech sono Uğur Şahin e Özlem Türeci, una coppia di coniugi ricercatori, entrambi turchi, figli dell’emigrazione, trapiantati in Germania: Uğur Sahin è figlio di un operaio Ford a Colonia ed è arrivato con la madre a quattro anni; Özlem Tuereci è nata da famiglia immigrata.
Condividono la passione per la medicina e la scienza e dopo il lavoro nei laboratori universitari, fondano nel 2001 la loro prima azienda farmaceutica, che diventa punto di riferimento mondiale per le terapie contro il cancro basate sugli anticorpi. 15 anni dopo viene acquisita dalla giapponese Astellas per 1,3 miliardi di euro. Nel frattempo nasce la BioNTech e ancora una volta il lavoro di Sahin e Tuereci si concentra sulla ricerca sul cancro. Quando in Cina scoppia l’epidemia Covid (“sono stati i primi a livello mondiale”, Rai News, 11 novembre 2020), Sahin e Tuereci decidono di dedicarsi allo sviluppo di un nuovo vaccino. Il lavoro va avanti in silenzio, fino alla notizia con cui la Pfizer annuncia al mondo i risultati delle sperimentazioni iniziali sull’uomo: il vaccino scoperto da Sahin e Tuereci è efficace al 90%, accendendo speranze, che dovranno però essere confermate dal prosieguo della sperimentazione.
Quelle di Uğur e Özlem sono storie straordinarie di successo e immigrazione che, per le idee e le politiche di alcuni, non sarebbero mai esistite. Sono vite che, nel mondo teorizzato da sovranisti e nazionalisti che la Bestia propaganda, sarebbero rimaste “a casa loro”.
(Lorenzo Tosa, Facebook post, 10 novembre 2020)