Siamo sicuri che lo stipendio del presidente dell’INPS sia il vero problema?

Smask.online

03 Ottobre

Un comunicato stampa dell’INPS, Direzione Risorse Umane, ha smentito la notizia data dal quotidiano la Repubblica di avere corrisposto un compenso arretrato al presidente, e sostiene di avere applicato la normativa vigente.

Il compenso del presidente dell’INPS è stato determinato in 150mila euro lordi annui. È troppo? Non sta a noi dirlo. Possiamo dare qualche cifra. L’INPS ha 28.862 dipendenti, eroga prestazioni per circa 233 miliardi all’anno (quanto percepiscono in Italia i presidenti di aziende di queste dimensioni?). 

Per quanto riguarda la cassa integrazione “l’INPS da aprile a oggi ha autorizzato quasi 3 miliardi di ore di cassa integrazione e delle altre misure a sostegno del reddito a causa dell’emergenza sanitaria. Una cifra enorme con variazioni percentuali rispetto al 2019 del 2130,62% per quanto riguarda la Cig ordinaria, del 46430,24%  per la Cig in deroga e del 8305,29% per i fondi di solidarietà.
La quantità di domande di cassa integrazione in attesa di essere pagate che era calata all’inizio dell’estate, ora è di nuovo in aumento. Se alla data del 7 luglio erano poco meno di 90mila al 10 settembre sono risalite a quasi 400mila: le integrazioni salariali pagate sono state 11.060.900, su un totale di 11.459.453″.
(Fonte: Inps)

Non ci sono milioni di lavoratori in attesa,  ma comunque ce ne sono troppi,  a causa di norme complesse sul metodo di calcolo. Il  Capitano-senatore che tuona contro il presidente dell’INPS percepisce i seguenti compensi mensili: “I senatori ricevono un’indennità mensile lorda di 11.555 euro […] più una diaria di 3.500 euro cui si aggiungono un rimborso per le spese di mandato pari a 4.180 euro e 1.650 euro al mese come rimborsi forfettari fra telefoni e trasporti.” 

Fanno 250mila euro all’anno, senza obbligo di presenza in aula, senza responsabilità amministrative, ovvero 100 mila euro in più del presidente dell’INPS, chiunque egli sia. Se il compenso dell’uno è un problema che cosa dire del compenso dell’altro?


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