La storia della dottoressa senza ambulatorio ci ricorda perché è così importante la medicina pubblica
Smask.online
04 Ottobre
“Un dottoressa con laurea, camice e stetoscopio, ma senza ambulatorio. Costretta, quando le mancano appena tre anni al raggiungimento della pensione, a scrivere ricette su una panchina all’aperto. Accudita dallo sguardo divertito e un po’ complice dei suoi pazienti. La protagonista di questa storia dai contorni surreali è Maria Claudia Finori, medico di base a Montesicuro, una frazione di Ancona a venti minuti di auto dalla città. La sua foto, mentre fa prescrizioni agli utenti in fila nel centro del paese, suscita da giorni scalpore sui social.”
(Fonte: Nicola Catenaro, Corriere della Sera, 26 settembre 2020)
Un medico di base, donna, di 65 anni, con pazienti anziani dislocati in piccoli comuni distanti da Ancona, dove lei ha lo studio. Molti di questi pazienti, per motivi di salute, non possono raggiungere lo studio per farsi visitare. In fondo la dottoressa potrebbe dire “non è un mio problema”. Invece ha preso un’altra decisione. I pazienti li va a trovare a domicilio e date le distanze certe volte accetta persino di dormire da loro.
La pandemia ci ha insegnato quanto importante sia la medicina di base, che non è solo burocrazia ma fatta da persone vere, come la dottoressa di questa storia.
Medicina pubblica per il pubblico, non la sua privatizzazione. Medici veri, persone vere. Non tutto è fake. Amministratori regionali, vecchi e nuovi, imparate questa lezione.